The division of large apartments in historic buildings is a delicate yet stimulating subject. Here, two large residential units with identical layouts located, respectively, on the first and third floors of a Liberty-style building in Milan were divided into four independent flats.
The first-floor apartment presented here was made out of the original day area, with spacious rooms and a more substantial ornamental character. The configuration of the rooms was maintained and there was also conservative recovery of the fitting materials. However, with a sheet of natural steel that crosses through the three rooms, giving them a new articulation, the project also makes a contemporary statement.
The third-floor apartment consists of the original sleeping quarters. It has less pronounced spaces and characteristics, and an internal view. In this case, the project required the complete redesign of the layout. The original arrangement was transformed into a clever distribution of sections that brought about a completely new typology, with the positioning of washrooms, dressing room and utility room against the windowless inner wall. The formal rigor of the sections and the absence of decorative elements harmoniously contrast the fine, dry-laid, solid italian walnut flooring, the washrooms’ precious marble paneling and a collection of antiques.
Il frazionamento di grandi appartamenti in edifici d’epoca è un tema delicato e stimolante: due grandi unità residenziali identiche in pianta, collocate rispettivamente al primo e al terzo piano di un palazzo Liberty milanese sono state suddivise in quattro alloggi indipendenti. L’appartamento al primo piano è stato ricavato nell’originaria zona giorno, dagli spazi ampi e dal carattere ornamentale più significativo. La configurazione degli ambienti è stata mantenuta, con un recupero conservativo anche dei materiali di finitura. Una lama di acciaio naturale, che attraversa tre ambienti determinandone la nuova articolazione, dichiara invece la matrice contemporanea dell’intervento.
L’appartamento al terzo piano corrisponde invece all’originaria zona notte, con spazi e caratteristiche meno marcate e affaccio interno. In questo caso l’intervento ha invece richiesto il completo ridisegno della pianta: la distribuzione a pettine originaria si è trasformata in un gioco di volumi che ha generato una tipologia del tutto nuova, con la collocazione degli spazi di servizio sul fronte interno cieco. Al rigore formale dei volumi e all’assenza di elementi decorativi fanno da controcanto la preziosità del pavimento in tavole di massello di noce nazionale posato a secco, i rivestimenti dei bagni in marmi pregiati e la collocazione di elementi di antiquariato.
(Progetto architettonico: arch. Emanuele Genuizzi e arch. Vincenzo Strambio)